Mostre ed eventi aprile 2019
Innanzitutto, grazie mille per aver apprezzato il video del mese scorso e per avermi suggerito nuove mostre ed eventi da aggiungere a quest’elenco. Vi invito a continuare a segnalarmi nuove iniziative che troverete interessanti, in modo che possa rendere sempre più utile questa pagina.
Purtroppo, non ho potuto utilizzare tutti i vostri suggerimenti. Mi avete segnalato tante iniziative, anche interessanti (ad esempio il Festival dell’antropologia di Bologna), ma qui ho deciso di trattare solo mostre ed eventi inerenti la fotografia, la pittura ed in generale il mondo dell’arte. Sto comunque pensando di creare un appuntamento anche per tutti gli altri eventi, come concerti, sagre od eventi culturali di altro genere, per cui non smettete di segnalarmeli.
Serata d’autore al Circolo Fotografico Oltrepò con Fabio Berg.
28 marzo 2019 21:00.
Broni, viale matteotti 2b.
https://www.facebook.com/events/720106095057377/
Concerto di beneficenza a favore di AGAL.
29 marzo 2019 21:00.
Broni, Teatro Carbonetti.
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/55455414_470419240364839_1095864440332484608_n.jpg?_nc_cat=103&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=7ddcfb858acdf7eb558bd3fc26566ca9&oe=5D0DF533
Dove bisogna stare.
26 marzo 2019 21:15.
Palazzo Ghissoni Nasalli, PC.
https://www.facebook.com/events/872392526485741/
Mi dicono che le altre date sono per altri eventi, questo veniva proiettato solo oggi.
Mostre che continuano:
Vivian Maier. Street photographer. (Recensione qui sotto)
Pavia, Scuderie del Castello Visconteo.
Dal 9 febbraio al 5 maggio 2019.
http://www.vivipavia.it/site/home/eventi/vivian-maier.html
http://www.scuderiepavia.com/
Il tempo di uno scatto. Visite illustri all’Università di Pavia.
Pavia, Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria.
Dal 19 febbraio al 16 aprile 2019.
http://www.vivipavia.it/site/home/eventi/articolo32405.html
La Cina di Zeng Yi.
Pavia, Castello Visconteo.
Dal 23 febbraio al 7 aprile 2019.
http://www.vivipavia.it/site/home/eventi/la-cina-di-zeng-yi.html
Wildlife Photographer of the year.
Forte di Bard (Aosta).
Dal 2 febbraio al 2 giugno 2019.
https://www.fortedibard.it/mostre/wildlife-photographer-of-the-year-2019/
Human Rights: la storia dell’Onu.
Milano, Casa di vetro.
Dall’8 dicembre 2018 al 22 giugno 2019.
https://www.milanotoday.it/eventi/human-rights-storia-onu.html
Boldini e la Moda.
Ferrara, Palazzo dei Diamanti.
Dal 16 Febbraio al 02 Giugno 2019.
http://www.arte.it/calendario-arte/ferrara/mostra-boldini-e-la-moda-51107
Antonello da Messina: dentro la pittura.
Milano, Palazzo Reale.
Dal 21 Febbraio al 02 Giugno 2019.
http://www.arte.it/calendario-arte/milano/mostra-antonello-da-messina-dentro-la-pittura-58621
A VISUAL PROTEST. The art of Banksy (recensione qui sotto).
Milano, Mudec.
Dal 21 novembre 2018 al 14 aprile 2019.
http://www.mudec.it/ita/banksy-mudec-milano/
Real Bodies.
Milano, Spazio Ventura.
Dal 6 ottobre 2018 al 5 maggio 2019.
https://vivimilano.corriere.it/altri-eventi/real-bodies-torna-la-mostra-danatomia/
Il meraviglioso mondo della natura.
Milano, Palazzo Reale.
Dal 13 marzo al 14 luglio 2019.
https://www.milanoguida.com/visite-guidate/mostre-milano/mostra-natura-milano/
MORBELLI (1853-1919).
Milano, GAM (Galleria d’arte moderna).
Dal 15 marzo al 16 giugno 2019.
https://www.milanoguida.com/visite-guidate/mostre-milano/mostra-morbelli-gam-milano/
Surrogati. Un amore ideale.
Milano, Osservatorio Prada.
Dal 21 febbraio al 22 luglio 2019.
https://vivimilano.corriere.it/mostre/surrogati-un-amore-ideale/
Altre mostre:
Capire il cambiamento climatico (Mostra del National Geographic).
Museo di Storia Naturale di Milano.
Fino al 26 maggio 2019.
https://www.milanoweekend.it/eventi/mostra-cambiamento-climatico-milano/
Claude Monet – The immersive experience.
Promotrice delle Belle Arti, Torino.
Dal 16 marzo al 30 giugno 2019.
http://www.monetexperience.it/
Giorgio De Chirico: Il volto della metafisica.
Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, Genova.
Dal 30 marzo al 7 luglio 2019.
http://www.palazzoducale.genova.it/giorgio-de-chirico-il-volto-della-metafisica/
Caravaggio e i Genovesi. Committenti, collezionisti, pittori.
Palazzo della Meridiana, Genova.
Dal 14 febbraio al 24 giugno 2019.
http://www.palazzodellameridiana.it/mostra-caravaggio-e-i-genovesi/
Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta.
Villa Reale di Monza.
Dal 25 gennaio al 28 aprile 2019.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_andy_warhol_l_alchimista_degli_anni_sessanta_alla_villa_reale_di_monza-60718.html
Profughi – 69 artisti e fotografi contemporanei che raccontano quest’umanità in viaggio nell’era globale.
Spazio Tadini, Milano.
Dal 27 febbraio al 20 aprile 2019.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_profughi_allo_spazio_tadini-59476.html
Leonardo & Warhol in Milano. The genius experience.
Cripta di San Sepolcro, Milano.
Dal 1° marzo al 30 giugno 2019.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_leonardo_warhol_in_milano_the_genius_experience_alla_cripta_di_san_sepolcro-56532.html
Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone.
Palazzo Reale, Milano.
Dal 12 marzo al 23 giugno 2019.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_jean_auguste_dominique_ingres_e_la_vita_artistica_al_tempo_di_napoleone_a_palazzo_reale-174597.html
Donne cancellate. Fotografie di Gin Angri dall’archivio dell’Ospedale psichiatrico San Martino di Como (1882-1948).
Galleria dell’Aula magna dell’Università Bicocca, Milano.
Dal 25 marzo al 20 maggio.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_donne_cancellate_fotografie_di_gin_angri_dallarchivio_dellospedale_psichiatrico_san_martino_di_como_1882_1948_a-64120.html
La sottile linea rossa. Volti e storie di migranti lungo i confini europei.
Villa Brivio, Nova Milanese.
Dal 30 marzo al 13 aprile 2019.
https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_la_sottile_linea_rossa_volti_e_storie_di_migranti_lungo_i_confini_europei_a_villa_brivio-194111.html
Franco Fontana. Sintesi.
Fondazione Modena Arti Visive.
Dal 23 marzo al 25 agosto 2019.
http://www.fondazionefotografia.org/18300/franco-fontana-in-mostra-a-modena/
Festival Fotografia Europea.
Reggio Emilia.
12-14 aprile, mostre fino al 9 giugno 2019.
https://www.fotografiaeuropea.it/fe2019/
Festival Fotografico Europeo 2019.
17 marzo, 28 aprile, Busto Arsizio, Cairate, Castellanza, Fagnano O, Gallarate, Legnano, Tornavento, Milano, Olgiate O., Varese, S. Vittore O.
https://europhotofestival.archiviofotografico.org/
https://www.varesenews.it/evento/festival-fotografico-europeo-2019/
Lumen.
Brunico, plan de Corones.
Dal 20 dicembre 2018 al 22 aprile 2019.
https://www.kronplatz.com/it/infrastruttura/lumen_i-9090585
Salvador Dalì – 100 xilografie a colori.
Cinisello Balsamo, Milano.
Dall’8 marzo al 30 giugno 2019.
https://www.varesenews.it/evento/genio-dali-protagonista-cinisello-balsamo/
Giorgio De Chirico: silenzio metafisico.
Oltrona di Gavirate.
Fino all’8 settembre 2019.
https://www.varesenews.it/evento/giorgio-de-chirico-silenzio-metafisico/
Vi segnalo, a Treviso, la mostra su Inge Morath, una delle prime donne fotografe nell’agenzia Magnum, intellettuale e fotografa, conosceva molte lingue e riusciva ad entrare con la testa e non solo con la macchina fotografica dentro le vicende.
Inoltre, quest’anno ricorrono:
- i 100 anni del Bauhaus, Germania,
- i 200 anni museo del Prato, Madrid.
L’arte al cinema:
Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto.
The Space e Uci Cinema il 25-26-27 marzo.
Il museo del Prado. La corte delle meraviglie.
The Space e Uci Cinema il 15 aprile 2019.
Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce.
Cinema Jolly di San Nicolò (Pc), Lunedì 8 aprile, solo 5 euro.
http://www.jolly2.com/GrandeArte.html
Falchi pellegrini a Milano.
http://mediaportal.regione.lombardia.it/#/live/3925
https://www.facebook.com/pellegrinimilano/
AGGIUNTE
Steve McCurry – Leggere
Palazzo Madama, Torino
Dal 9 marzo al 1 luglio
https://www.palazzomadamatorino.it/it/eventi-e-mostre/mostra-steve-mccurry-leggere
Leonardo 500
Cinema Teatro Moderno, Castel San Giovanni
12-13-15 aprile 2019
https://www.cinema-moderno.com/?lightbox=dataItem-j9jnveff
Recensioni
A VISUAL PROTEST. The art of Banksy
Questa mostra è un po’ l’opposto della precedente: curatissima, ben allestita, con didascalie, spiegazioni, audioguide e filmati…per un autore che sicuramente fa discutere.
Sono opere di protesta, irriverenti, provocatorie, ma mai scontate o banali. Quelle esposte sono un po’ la punta dell’iceberg dell’opera che, a una visione consapevole, apre a significati sottintesi, richiami, frecciatine e discorsi molto complessi e ampi che lasciano ancora più il segno quando “ci si gira indietro” a guardare tutto ciò che ha innescato tutto questo: un’opera semplice, minimalista, spesso nemmeno disegnata ma realizzata con stencil, quasi sempre su quello che trova sul posto in cui vuole fare comparire l’immagine.
Anche il personaggio che si è costruito l’autore, mi ha dato la stessa impressione. La facciata è quella del “ragazzaccio di periferia”, di quello che “viene dal basso”. Nelle interviste dice di essere stato anche in prigione. Eppure, osservando le opere, quello che traspare è una grandissima cultura di base. Una conoscenza approfondita della storia, della politica, dell’attualità. Impressionante se si pensa che (di certo non c’è niente, perché l’identità dell’autore è avvolta da un alone di mistero) avrebbe iniziato a 14 anni. Personalmente conosco ben poche persone che a quell’età avevano una cultura simile. Vedrei questa cosa più per qualcuno appartenente all’alta borghesia o alla nobiltà, più che ai quartieri bassi.
Anche il fatto di andare a dipingere opere alte alcuni metri, a diversi metri d’altezza, in pieno centro di grandi città, a due passi da ambasciate o altro senza che nessuno veda mai niente, lascia qualche dubbio sull’etichetta di teppistello che usa come facciata. Sembra anch’essa una presa in giro. Soprattutto se si pensa al fatto che basi parte delle sue opere su incursioni notturne nei principali musei al mondo, per creare qualcosa al loro interno, viene ripetuto spesso, “come un ladro che però non entra per rubare ma per donare la sua arte”.
Fa parecchio ridere pensare che qualcuno ci possa credere. Non stiamo parlando del campetto di periferia dove basta scavalcare la rete e nessuno se ne accorge. Non ho esperienza nella violazione di domicilio, e spero nemmeno voi, ma dubito che sia così facile intrufolarsi nel Louvre, di notte e senza che nessuno se ne accorga. A maggior ragione se lo si fa con una tela incorniciata, di 6 metri quadri, come quella esposta nella mostra. Personalmente, ho il sospetto che serva essere d’accordo già da prima. E il fatto che poi queste opere vengano acquistate dagli stessi musei non va di certo ad attenuare questa mia perplessità.
Perplessità che diventa irritazione nel momento in cui questo stesso autore, le cui opere vengono vendute per centinaia di migliaia di euro, se non milioni, si mette a insultare il mercato dell’arte e chi paga cifre alte per delle opere come quelle che fa lui. E la cosa irrita ancora di più, e diventa particolarmente odiosa, dal momento che per farlo si basa sulla vendita di uno dei quadri più conosciuti di Van Gogh, definendolo “una merda”.
Ognuno può avere i gusti che vuole, ma sentire chi ha opere esposte in tutto il mondo, vendute a cifre che sfamerebbero famiglie intere a vita, che si mette a criticare il sistema da cui è tenuto in piedi e che per farlo se la prende con chi ha vissuto tutta la vita nella miseria pur di coltivare il proprio amore per l’arte e che facendolo era a un livello di povertà tale da dover essere mantenuto dal fratello, che si trovava lui stesso in difficoltà pur di aiutarlo e di permettergli di non abbandonare la sua ragione di vita…bè, stride parecchio. E fa tornare all’impressione iniziale del “figlio di papà” che, senza problemi di soldi e con tutte le amicizie e le persone che lo coprono, gioca a fare il bulletto e il sovversivo criticando il sistema di cui fa parte.
La mostra finisce con una parte su… no, non ve lo dico, altrimenti pensate che lo abbia in antipatia.
Dopo queste mie impressioni personali, forse eccessive, vi invito a visitare la mostra. Per 3/4 vi piacerà moltissimo e vi farà scoprire un autore di altissimo livello…che nell’ultimo quarto della mostra vi deluderà, per un delirio di onnipotenza.
Vi consiglio inoltre di non soffermarvi fino a tardi. Un quarto d’ora dall’orario di chiusura della mostra avevano già spento tutto e ci stavano buttando fuori.
Vivian Mayer: Streeth photographer
Non solo una bella raccolta di fotografie, ma l’occasione per conoscere questa fotografa dalla storia assolutamente insolita.
Per chi non la conosce, sarà un’ottima occasione per appassionarsi alla sua vicenda. Per tutti, è comunque il modo per ammirare le sue opere.
La mostra è ben strutturata e permette di apprezzare al meglio le splendide fotografie.
Una delle mostre che ho apprezzato di più in questo periodo!
Non ho ben capito l’utilità dello spazio con gli specchi, ma probabilmente era solo una struttura a cui trovare uno scopo ed è stato scelto quello…poco utile, ma niente di male.
Non ho assolutamente apprezzato la scelta del filmato, sia perché esistono documentari (a mio parere) più interessanti (e in italiano) sia perché è assolutamente fastidioso che il video vada a scatti e l’audio sia pessimo per colpa di un altoparlante rotto che gracchia per tutta la durata del filmato (oltre un’ora).
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